10 anni fa le dimissioni di Berlusconi da presidente del Consiglio: lo scandalo Ruby e la crisi finanziaria

Dieci anni fa, la sera del 12 novembre 2011, cadde il quarto Governo Berlusconi. Dopo l’approvazione della Legge di stabilità 2012, Silvio Berlusconi salì al Quirinale per rassegnare le dimissioni da presidente del Consiglio dei ministri e sciogliere il Governo. Il presidente della Repubblica Giorgio Napoletano accolse le dimissioni, mentre una folla festante radunata sotto il Quirinale gioiva per la fine del mandato. Da quel momento, secondo gli analisti, ebbe inizio il vero declino di Berlusconi.

Silvio Berlusconi si dimise formalmente a causa della perdita della maggioranza assoluta alla Camera dei deputati e della grave crisi finanziaria che aveva messo in ginocchio l’Italia (un evento passato alla storia come Grande recessione). Dopo di lui, ebbe inizio il Governo Monti. Era il 12 novembre 2011. Dieci anni fa.

Gli scandali e le crisi che portarono alle dimissioni di Berlusconi

10 anni dalle dimissioni di Berlusconi (Getty) – ck12

Il primo febbraio 2010 Massimo Ciancimino rivelò scabrosi dettagli sui rapporti fra Berlusconi e la Mafia. Basandosi su informazioni ricevute direttamente dal padre (ma anche su appunti dell’epoca ritenuti autentici dalla Polizia scientifica), Ciancimino junior dichiarò che negli anni ’80 Marcello Dell’Utri, Vito Ciancimino e i costruttori Antonino Buscemi e Franco Bonura avevano investito molti soldi in Milano 2, per favorire Berlusconi. 

Pochi mesi prima era scoppiato lo scandalo delle cosiddette orgettine. Il 28 aprile 2009, la moglie di Berlusconi, Veronica Lario, espresse all’ANSA il suo sdegno riguardo alla possibile scelta del consorte di candidare delle giovanissime ragazze di bella presenza per le vicine elezioni europee. Il quotidiano La Repubblica indagò poi sul rapporto di Berlusconi con una ragazza di Portici chiamata Noemi Letizia, dopo che il presidente si era recato alla festa del suo diciottesimo compleanno.

L’Espresso pubblicò sul proprio sito scottanti registrazioni audio ambientali degli incontri tra Silvio Berlusconi e la escort Patrizia D’Addario, catturate a palazzo Grazioli. In seguito, si indagò sul rapporto fra Berlusconi e l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, che secondo l’accusa reclutava ragazze al presidente (per incontri sessuali) in cambio di incarichi e appalti.

Ruby, presunta amante di Berlusconi – ck12

A fine 2010, venne fuori anche il caso Ruby. Una giovane marocchina, presentata da Berlusconi come parente del presidente egiziano Mubarak, dichiarò di essere stata più volte ospite del presidente del Consiglio italiano, presso la sua residenza di Arcore, e d’aver ricevuto da lui denaro e regali in cambio di imprecisate prestazioni. La notizia ebbe una eco internazionale.

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Negli Stati Uniti il cavalier Silvio Berlusconi era già stato oggetto di aspre critiche da parte dell’informazione, per via di una sua infelice battuta sul presidente Obama. In seguito all’elezione del presidente afroamericano, infatti, il buon Berlusconi, durante una conferenza stampa, si era riferito a Obama usando l’aggettivo “abbronzato“.

La crisi del debito pubblico italiano

SilvioBerlusconi
Berlusconi che fa le corna pochi giorni prima della dimissioni (Getty) – ck12

Travolto da tanti scandali e procedimenti penali, Berlusconi non riuscì ad affrontare adeguatamente la sfida più importante del Paese: risolvere l’alto livello del debito pubblico, in rapporto al PIL in riduzione e alla decrescita economica. Mentre si risollevavano a fatica le borse in America, il prodotto interno lordo italiano crollò, secondo le agenzie di rating, a causa della scarsa credibilità del Governo.

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Non potendo ricorrere alla svalutazione, il fondo monetario europeo pensò a un commissariamento dell’Italia, come era già successo per la Grecia. Messo alle strette su più fronti, Berlusconi decise allora di dimettersi e di far cadere il Governo.

La fine dell’era di Berlusconi?

dare del delinquente a berlusconi non è diffamatorio
Credit: Giorgio Cosulich/Getty Images

Nel 2013 il Parlamento italiano votò a maggioranza per far decadere Berlusconi come senatore. Quindi il cavaliere uscì dalla politica italiana (salvo farvi ritorno, come europarlamentare e capo di partito, qualche anno dopo).

Secondo la rivista americana Forbes, con un patrimonio personale stimato in 7,3 miliardi di dollari USA Berlusconi è, nel 2021, il sesto uomo più ricco d’Italia. Il suo potere economico, però, non corrisponde più a un potere politico. Anche il Centrodestra non è più nelle sue mani. E il suo partito, Forza Italia, è diventato minoritario dopo molte elezioni poco premiate dagli elettori.

Ma Berlusconi non si dà per vinto. Adesso c’è chi lo vorrebbe addirittura al Quirinale. Il cavaliere punta a diventare presidente della Repubblica!

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