Reddito di Cittadinanza, l’intervento della Guardia di Finanza ha sventato un illecito per un giro di 60 milioni di euro
Gli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cremona e Novara, su disposizione della Procura della Repubblica di Milano, hanno dato esecuzione a 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere in varie città.
Le persone coinvolte sono accusate di associazione a delinquere finalizzata alle estorsioni ed al conseguimento di erogazioni pubbliche.
Si tratta di una mega truffa con il Reddito di Cittadinanza per oltre 60 milioni di euro. Ben 9mila sono i denunciati. Da Nord a Sud, le perquisizioni e gli arresti sono stati eseguite a Cremona, Lodi, milano, Pavia e Brescia ma anche a Barletta, Andria e Agrigento. L’intervento delle forze dell’ordine ha sventato la truffa che avrebbe avuto un costo elevatissimo per le casse pubbliche.
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Reddito di Cittadinanza, ancora un caso di raggiro
La notizia dell’annesimo tentativo di truffa arriva mentre dal governo è in corso una revisione per l’erogazione del servizio. In questi primi due anni di attività il Reddito è stato oggetto di molte critiche dopo tanti episodi di appropriazione indebita.
Per la prossima legge di bilancio si vogliono riscrivere le regole, legando a misura più strettamente ai Centri per l’Impiego (com’è stata presentata la legge nel 2018) e abbassando il cifra percepita in caso di rifiuto del secondo lavoro proposto.
Tanti sono stati gli episodi di parenti di persone legate alle criminalità organizzata o direttamente coinvolte in organizzazione mafiose che hanno percepito in reddito.
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In alcuni casi le truffe sono state architette cambiando residente e stato di famiglia, nonostante la disponibilità di grandi entrate mensili. Non sono mancati gli episodi dove sono stati percepiti i soldi di defunti.