Liverpool, esplosione davanti ad ospedale: 3 arresti per terrorismo

Liverpool, esplosione davanti ad ospedale: il fatto non è stato rivendicata da nessun organizzazione ma le modalità sono chiare

Non c’è ancora conferma della matrice ma le modalità spingono gli inquirenti a credere che si tratti di terrorismo.

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Esplosione a Liverpool (foto twitter)

Nel pomeriggio di domenica a Liverpool una bomba è esplosa davanti al Women’s Hospital della città inglese e ha provocato un morto e un ferito. Le deflagrazione ha investito un taxi parcheggiato davanti alla struttura e ha ucciso un passeggero. È rimasto ferito il conducente e per fortuna non sembra in pericolo di vita.

Una terz persona, invece, sembra che sia riuscita ad allontanarsi dal veicolo e a mettersi in salvo prima che le fiamme avvolgessero il taxi.

Per ore la zona intorno all’ospedale è stata presidiata dai mezzi di soccorso, polizia e vigili del fuoco. La pista del terrorismo è stata battuta successivamente. È vero che la matrice è ancora sconosciuta ma sono le modalità a far pensare che possa esserci una regia di questo tipo.

Le indagini sono comunque state affidate all’antiterrorismo. “Indaghiamo a mente aperta”, ha detto un portavoce della sezione, senza aggiungere altro.

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Liverpool, l’attentatore era il passeggero?

Il grave episodio è avvenuto nella mattinata di ieri, poco prima di mezzogiorno, ma i media inglesi hanno cominciato a trattare la notizia solo nel pomeriggio, quando tramite le persone che per necessità o lavoro si erano recate in ospedale e la voce si è diffusa.

In molti vedendo un’auto bruciata avevano pensato che si fosse trattato di un episodio accidentale. Nelle ore successive nell’area di Kensington tre persone sono state arrestate per terrorismo: hanno 21, 26 e 29 anni.

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Con il passare del tempo si è formata l’idea che l’esplosione sia stata provocato dal passeggero e il che tassista, in fuga, lo abbia chiuso nel mezzo.

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