Massimo Ranieri, quel grave lutto: la morte del nipote Andrea Nava

La vita privata di Massimo Ranieri contrassegnata da tanti eventi tragici, quel grave lutto: la morte del nipote Andrea Nava.

Tanti i lutti che hanno segnato indelebilmente la vita del noto cantante Massimo Ranieri: sia la sua ex moglie, Franca Sebastiani, mamma della figlia Cristiana, sia la sua ‘musa’ Barbara Nascimbene, sono venute a mancare ma un’altra morte ha profondamente toccato il noto cantante, attore e uomo di spettacolo.

Stiamo parlando di un fatto che è avvenuto alcuni anni fa e che ha fatto molto parlare, soprattutto nella zona del pesarese. Si tratta del decesso di un parente del cantante, a cui sembra fosse molto legato. Parliamo della morte di Andrea Nava, trovato morto in casa a soli 33 anni.

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Il decesso avvenne a marzo del 2015 e gettò nel profondo sconforto tutti i familiari del ragazzo, figlio di Fabio, ex imprenditore del mobile. La sua morte fu un giallo e molti furono gli interrogativi su cosa fosse avvenuto, sebbene a prevalere era stata infine l’ipotesi della disgrazia.

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Come è morto Andrea Nava: lutto di Massimo Ranieri per il nipote

Quello che avvenne fu un fatto che segnò profondamente la vita del cantante, che volle essere a tutti i costi ai funerali del nipote. Andrea Nava era stato trovato morto in casa diverse ore dopo il decesso, probabilmente una decina. Nessun segno di colluttazione o di morte violenta, niente droghe nell’abitazione.

L’ultimo saluto al giovane avvenne a Pesaro: probabilmente il ragazzo è stato ucciso da un infarto fulminante, ma quella morte non è mai stata del tutto chiarita. Per capire cosa sia successo, i militari dell’Arma dei Carabinieri tentarono anche di ricostruire le ultime ore di vita del figlio dell’imprenditore, ma comunque non trovarono nulla che li insospettisse.

Particolarmente commossa l’omelia del parroco nel giorno dell’ultimo addio al giovane nipote di Massimo Ranieri, anche lui presente tra la folla di qualche centinaio di fedeli. Il sacerdote ha ricordato Andrea Nava come “un ragazzo che dentro di lui faticava a vivere ma che esternamente mostrava gioia e voglia di aprirsi”.

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