Giovanna Fusetti ritrovata morta sui monti comaschi

Il cadavere di Giovanna Fusetti è stato ritrovato dopo dodici lunghi giorni. Per cercare la donna sono stati impiegati vigili del fuoco di Dongo, la squadra si Specialisti del soccorso (S.A.), e alcuni volontari muniti di drone provenienti da Varese e Verona. Inoltre un elicottero dei vigili del fuoco di Torino è impegnato nelle ricerche dall’alto di tutta l’area di Tremezzina.

Oltre cento persone sono state impiegate per le ricerche della donna, esplorando 25 chilometri quadrati di territorio con l’aiuto di cani, droni ed elicotteri. Era stata parzialmente svuotata la diga Reggea, ma i sommozzatori ne avevano esplorato il fondale, senza esito.

Della 57enne era rimasta solo la sua macchina, una Panda rossa. Al momento della scomparsa, indossava pantaloni neri e una giacca beige. Il suo corpo è stato ritrovato fiumiciattolo a oltre dieci chilometri di distanza dalla strada del Punt di Resegh dove era stata individuata la sua auto.

Ad aver ritrovato Giovanna sono stati due due operai della dell’azienda di Fornitura di energia elettrica, luce e gas “A2A Energia”. I due lavoratori sono saliti al Ponte di Maiavacca per un sopralluogo e hanno rinvenuto prima la sua borsa con annessi documenti.

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Gli operai hanno poi chiesto aiuto ai carabinieri che poco dopo hanno rinvenuto il corpo della donna dentro la pozza di un’insenatura del torrente. Per prelevare il corpo è stato necessario l’intervento del Soccorso alpino e una squadra della stazione di Dongo.