Glicemia dannosa: se hai questi sintomi dopo mangiato devi correre ai ripari

Attenzione a questi segnali: la glicemia è un valore da tenere sotto controllo, trascurarla può portare a conseguenze molto serie.

glicemia
glicemia (fonte pixabay)

L’iperglicemia consiste nell’elevata presenza di zuccheri nel sangue e, sebbene la sintomatologia sia spesso soggettiva, tale casistica si manifesta sovente in valori superiori a 180 mg/dl. Tale patologia è considerata piuttosto subdola, in quanto i sintomi nella fase iniziale sono piuttosto trascurabili, e spesso passano in sordina.

L’iperglicemia, però, può portare a conseguenze molto serie, come ad esempio lo sviluppo del diabete, oltre che a una severa predisposizione all’obesità. Ecco i segnali a cui prestare attenzione.

Glicemia: i sintomi più comuni

peccati di gola
peccati di gola (fonte pixabay)

In caso di iperglicemia, la malattia può rimanere latente per molti anni, ingannandoci circa il nostro stato di salute. I campanelli d’allarme più diffusi sono spesso una persistente sensazione di stanchezza, aumento della sete e frequente stimolo alla minzione. Altri segnali da tenere d’occhio possono consistere in perdite di peso involontarie, dolori addominali e stati di confusione mentale. In particolare, bisogna prestare molta attenzione allo stimolo della sete: se dopo ogni pasto sentiamo il bisogno impellente di continuare a bere, è bene correre ai ripari.

L’origine dell’iperglicemia si fonda spesso su una insufficiente produzione dell’ormone dell’insulina, fondamentale regolatore dei livelli di glucosio nel sangue. Se tale ormone non viene adeguatamente prodotto dall’organismo, si rende perciò necessaria la prescrizione di una terapia farmacologica, onde scongiurare l’insorgere di episodi acuti. Anche le patologie pancreatiche e dell’apparato endocrino possono favorire lo sviluppo dell’iperglicemia: in tali casi è consigliabile effettuare controlli regolari dei valori del sangue.

La prevenzione: step fondamentale per il controllo della glicemia

Uno stile di vita sano, accompagnato da regolare attività fisica, è sicuramente il passe-partout per conservare un fisico asciutto e prestante. Meglio evitare, inoltre, il consumo sistematico di cibi particolarmente calorici e di bevande zuccherate: anche se non lo percepiamo, il cibo-spazzatura può compromettere facilmente i nostri valori del sangue. In caso di evidente sovrappeso, è buona regola attuare ogni strategia per un dimagrimento graduale e controllato. Esistono numerosi professionisti, come i dietologi e nutrizionisti, in grado di formulare un piano alimentare adatto ai nostri gusti ed esigenze.

Nel caso in cui siano state rilevate importanti patologie pregresse in famiglia, come il diabete di tipo 2, il rischio di ammalarsi è statisticamente maggiore. E’ perciò consigliabile effettuare analisi accurate almeno una volta all’anno, per scongiurare il verificarsi di tale eventualità. L’iperglicemia è connessa anche a severe conseguenze, come ad esempio l’obesità, l’ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia, e può sfociare nella cosiddetta sindrome metabolica. Tale condizione può facilitare l’insorgere di preoccupanti patologie cardiovascolari: si consiglia quindi di prestare attenzione ai sintomi e, in caso di dubbio, procedere con un check-up completo.

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