Regole anti-movida, De Magistris: “Attività di ristorazione alle mafie”

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris attacca di nuovo il governatore dopo le nuove disposizione che colpiscono la movida

De Magistris
De Magistris (Getty Images)

Nuovo capitolo dello scontro tra il sindaco di Napoli De Magistris e il rieletto governatore campano Vincenzo De Luca. Sono anni ormai che i due si beccano. Negli ultimi mesi, ovviamente, il terreno di scontro è stato il coronavirus e il particolare la riapertura delle scuole.

Oggi è ancora quello il campo dove non mancano polemiche con il sindaco del capoluogo che critica aspramente le nuove misure anti-contagio contenute nella ordinanza regionale.

Misure dure che consegneranno le attività commerciali nelle mani delle mafie ha detto il primo cittadino partenopeo a Rainews24. Il sindaco analizza i contagi e dice che l’aumento non è dovuto alla movida all’aperto ma al rilassamento che c’è stato in estate.

Il sindaco dice che sono decisioni prese senza consultare i sindaci, attaccando De Luca sostenendo che nasconde i dati. “Non so quanti positivi ci sono per municipalità“, afferma.

Poi un allarme drammatico che già da tempo il sindaco sta lanciando: chi perde il lavoro andrà a finire nelle mani dell’usura e della camorra.

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De Magistris contro le nuove regole: cosa prevedono

Le nuove norme regionali prevedono la chiusura dalle ore 23 e per tutta la notte fino alle 6 del giorno seguente di attività come bar e similari. Una norma che punta a frenare la movida notturna in vigore fino al 20 ottobre ma che varia in base ai giorni. Nel weekend, infatti, dal giovedì al venerdì la chiusura è consentita un’ora più tardi quindi dalle 24 alle 6.

Limite anche per l’ingresso in pizzerie e attività simili entro e non oltre le 23 mentre non ci sono orari per le consegne a domicilio.

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