Il Dpcm slitta a venerdì, Beppe Sala attacca a testa bassa il Governo

Dpcm, il sindaco di Milano Beppe Sala a testa bassa contro il Governo

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Il nuovo DPCM, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, firmato nella notte da Giuseppe Conte ma operativo solo da venerdì 6 ottobre, è pubblico da poche ore e già viene impallinato a ripetizione, sia da fuoco “nemico”, i governatori delle regioni guidate dal centrodestra, che da un clamoroso fuoco “amico”, parliamo del sindaco di Milano, il Democratico Beppe Sala, che in un tweet attacca duramente il Governo. Vediamo i dettagli.

L’attacco dell’opposizione

L’attacco dell’opposizione era messo in programma, quasi scontato, ed arriva in combinato disposto governatori più Salvini. Il leader della Lega in un tweet attacca duramente Conte. “Pazzescoscrive Salvini sul popolare social networkalla faccia della ‘collaborazione'”. E giù l’intemerata, sulla chiusura della scuole e dei luoghi di lavoro: “I Governatori di regione non hanno ancora avuto alcuna notizia ufficiale”. Proprio un governatore, quello della Lombardia Attilio Fontana, è molto pesante su come vengono suddivise le regioni in base ai colori di allerta: “L’ultima valutazione della Cabina di Monitoraggio del CTSscrive il capo del Pirellone su Facebookrisale a 10 giorni fa. E’ inaccettabile”

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Dpcm, il tweet del sindaco di Milano Beppe Sala attacca il Governo

Ma è l’attacco che non ti aspetti quello che fa più male. E arriva da una figura istituzionale, e politica, che nel Partito Democratico ha un peso specifico notevole: il sindaco di Milano Beppa Sala. Il principale primo cittadino che il partito guidato da Nicola Zingaretti può esibire nelle proprie fila. Sala, in un tweet comparso alle 18 è diretto, quasi brutale: “Caro Governoscrive il primo cittadino meneghinoSono le 6 di sera e un bar milanese che sta chiudendo ancora non sa se alle 6 di domani potrà riaprire”. Al vetriolo la domanda: “Quando glielo facciamo sapere”.

Lo scontro politico e lo slittamento

Sale sulle ferite dello scontro politico per le scelte del Dpcm. Scontro tra Governo e amministrazioni locali, scontro all’interno della stessa maggioranza giallorossa che sostiene l’Esecutivo, scontro all’interno del Partito Democratico. Scontro che, alla fine della fiera, costringe il premier Giuseppe Conte a rinviare a venerdì 6 ottobre l’entrata in vigore dei provvedimenti. Stasera alle 20.20 lo stesso premier terrà una conferenza stampa per illustrare la situazione.

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