Crisi Governo: Domani le dimissioni di Conte, la regia passa a Mattarella

Il Consiglio dei Ministri è fissato domani mattina alle 9. Conte comunicherà le sue dimissioni, dopo di che salirà al Colle da Mattarella.

DPCM Natale, parla il premier Conte (screenshot video)

Da una nota di Palazzo Chigi si apprende che domattina è indetto un Consiglio dei Ministri “nel corso del quale – si legge nel testo – il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, comunicherà ai ministri la volontà di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni“. Dopo questo passaggio, dunque, il Premier si recherà al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

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Finisce l’era del Conte bis

A quanto pare la fiducia risicata ottenuta il 19 gennaio nelle aule di Palazzo Madama non è bastata a far sopravvivere il Governo Conte-bis. Da giorni, infatti, era stato suggerito al Premier di prendere in considerazioni le dimissioni, prima cioè del voto sulla relazione del ministro Alfonso Bonafede, previsto per mercoledì o giovedì al Senato. In quell’occasione sarebbe stato chiaro che in realtà quella fragile vittoria non avrebbe auto vita lunga.

A seguito delle sue dimissioni, Giuseppe Conte salirà al Quirinale dal Presidente della Repubblica dove, con molta probabilità, otterrà un nuovo incarico, il Conte-ter, e rafforzerà i numeri attraverso un patto con Italia Viva e l’appoggio di alcuni senatori del centrodestra, rendendo poi inattaccabile la stabilità del Governo.

Conte dimissioni mattarella
Getty Images

“Il passaggio per il cosiddetto Conte ter è ormai inevitabile ed è l’unico sbocco di questa crisi scellerata. Un passaggio necessario all’allargamento della maggioranza. Noi restiamo al fianco di Conte, continueremo a coltivare esclusivamente l’interesse dei cittadini, puntiamo a uscire nel più breve tempo possibile da questa situazione di incertezza che non aiuta” si legge in una nota dei capigruppo M5S Davide Crippa ed Ettore Licheri.

Appoggio sicuro anche dal Pd che attraverso la voce del suo segretario Nicola Zingaretti fa sapere che non tirerà indietro la fiducia al nuovo esecutivo. Anche Leu mantiene intatta la sua rotta e comunica il suo “Convinto sostegno a Giuseppe Conte”.

Chiaramente diversa la reazione dell’ala del centrodestra. Silvio Berlusconi ribadisce che non è in corso nessuna trattativa con il suo partito “per un eventuale sostegno di qualunque tipo al governo in carica. La strada maestra è una sola: rimettere alla saggezza politica e all’autorevolezza istituzionale del Capo dello Stato di indicare la soluzione della crisi”. Anche l‘Udc si defila, mentre Matteo Salvini ha rincarato la dose.

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“Si parla di dimissioni di Conte? Avrebbe già dovuto darle. C’è un piano vaccinale fermo, le scuole sono aperte in una città sì e una no, ci sono due milioni di posti di lavoro a rischio, e noi stiamo in ballo sugli umori di Conte, Di Maio, Zingaretti, e sulle trattative di Tabacci e Mastella. È irrispettoso, disgustoso, volgare, deprimente” ha detto il leader del Carroccio dopo essere uscito dal Palazzo di Giustizia di Torino dove era stato chiamato in causa per vilipendio dell’ordine giudiziario.

 

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