Continuano a far parlare i casi dei furbetti del Cashback, che per accumulare più transazioni possibili dividono le spese in pagamenti distinti: l’ultima segnalazione arriva da Cuneo.
I furbetti del Cashback di Stato non si fermano. Oltre al bonus standard che prevede il rimborso degli acquisti effettuati con pagamenti tracciabili alternativi al contante, il governo ha introdotto anche un Super Cashback, secondo il quale i primi 100mila partecipanti che nel primo semestre dell’anno totalizzeranno il maggior numero di transazioni con carte e app di pagamento registrati al Programma, senza un importo minimo di spesa, riceveranno un premio di 1500 euro. E per accumulare più transazioni possibili e scalare la classifica, c’è chi divide in distinti pagamenti anche spese irrisorie. D’altronde il regolamento non lo vieta.
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Il furbetto del Cashback di Cuneo
L’ultima segnalazione arriva dalla provincia di Cuneo, dove un uomo si è recato in un distributore di benzina per fare rifornimento alla sua auto. Il problema è che per poco più di 6,50 euro di carburante, ha effettuato nell’arco temporale di 55 minuti ben 62 transazioni da un minimo di 8 a un massimo di 12 centesimi. A riportare la particolare notizia è stata La Stampa.
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Come reso noto dal quotidiano, il titolare dell’area di servizio, dopo aver scoperto i numerosi scontrini, ha contattato i carabinieri per capire se fosse un’azione regolare. Tuttavia gli agenti hanno spiegato che si tratta di un trucchetto legale pensato per aumentare il numero delle transazioni e riuscire a ottenere il bonus. A risultare svantaggiati sono perciò i commercianti, costretti a dover pagare più commissioni. Un fatto analogo si era verificato pochi giorni fa anche in un distributore di benzina di Cremona.
