George Floyd, l’agente Chauvin è stato condannato a 22 anni di carcere

George Floyd, l’ex agente Chauvin è stato condannato a 22 anni e mezzo, la figlia della vittima ha dichiarato di voler giocare nuovamente con lui, adesso le manca il padre.

George Floyd, l'ex agente Derek Chauvin è stato condannato a 22 anni e mezzo di carcere (Foto dal web)
George Floyd, l’ex agente Derek Chauvin è stato condannato a 22 anni e mezzo di carcere (Flickr)

La famiglia aveva chiesto il massimo della pena possibile per l’ex agente, ha espresso in aule le sue condoglianze ai parenti, infatti secondo l’accusa l’uomo è stato deliberatamente torturata.

Derek Chauvin è stato ufficialmente condannato a 22 anni e mezzo di carcere per il delitto commesso a Minneapolis ai danni dell’afroamericano. La famiglia della vittima ha chiesto in maniera sostenuta il massimo della pena.

In tribunale ha dichiarato che una pena sotto i 12 o 15 anni sarebbe stata deludente nei confronti di chi ha amato la vittima in maniera incondizionata, la figlia dell’uomo ha dichiarato di voler giocare nuovamente con suo padre, ma purtroppo adesso non potrà più farlo.

Il giudice Peter Cahill ha sentenziato Derek Chauvin con un faldone lungo ben 22 pagine che spiegano le motivazioni della sua decisione. La decisione del giudice non è stata basata sulle emozioni, in questo modo ha cercato di non far veicolare nessun messaggio d’odio a discapito dell’ex agente.

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George Floyd, il giudice Peter Cahill ha cercato di rimanere imparziale durante il processo

La richiesta inoltrata al giudice fu scritta dal fratello e dal nipote della vittima, l’altro fratello della vittima ha chiesto al giudice di assicurarsi che Derek Chauvin non avesse la possibilità di uscire dal carcere prima di aver scontato la pena.

Proprio perché l’ex agente non ha mai avuto nessun riguardo per la vita dell’afroamericano, avrebbe dovuto scontare la pena nella sua totalità. I due hanno dichiarato di non poter combattere la difesa dell’ex agente con l’odio nel cuore.

Proprio per questo motivo l’accusa ha chiesto 30 anni di carcere, secondo il pm Matthew Frank l’afroamericano è stato torturato, non fu uno sparo momentaneo, o un pugno in faccia, ma bensì furono ben 9 minuti di crudeltà verso un uomo che era impotente e stava chiedendo ai suoi aggressori di rimanere in vita.

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Lo sfondo di questa accusa ha le parole della figlia, dove ha dichiarato di amare suo padre, adesso le manca il suo amore e il giocare con lui ogni giorno. Avrebbe voluto fare un viaggio in aereo con suo padre, prima di andare a letto cenavano insieme, infatti suo padre la aiutava a lavarsi i denti.

Il presidente Joe Biden ha condiviso a pieno la sentenza, dichiarando di non essere a conoscenza di tutte le circostanze considerate, ma il verdetto gli sembra appropriato alla pena sancita.

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