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Reparto chiuso per parto Belen: esplode la polemica

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Redazione Cronaka12

Reparto chiuso per parto Belen: esplode la polemica. Le parole dei sindacati

Clinica Ostetrica dell’Azienda Ospedale Università di Padova. E’ qui che Belén Rodriguez ha deciso di far nascere la sua bambina, Luna Marì, contrariamente alle previsioni che davano la nascitura in predicato di vedere la luce a Milano. La piccola è nata il 12 luglio per la gioia della showgirl e del suo compagno Antonino Spinalbese. Tutto bene, tutti contenti? Non proprio tutti, dato che, a seguito del lieto evento, stanno montando delle polemiche riguardanti l’assistenza che la showgirl argentina sta ricevendo.

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Secondo alcune segnalazioni, infatti, la Clinica Ostetrica dell’Azienda Ospedale Università di Padova, ospedale pubblico, ha riorganizzato un intero reparto per assicurare alla neo mamma ed alla sua piccola tutta la privacy necessaria. Ovviamente questo repentino cambio di programma ha avuto come immediata conseguenza che il personale è stato costretto a riorganizzare un intero piano per contenere la presenza di paparazzi e curiosi di ogni sorta.

Reparto chiuso per parto Belen. I disagi nell’ospedale

Questo ha comportato, per il personale coinvolto, non solo una considerevole perdita di tempo ma, e questo è ancora più grave, l’impossibilità di fornire la necessaria assistenza agli altri degenti presenti nel reparto. Tutto per delle necessità sicuramente non urgenti e pertanto assolutamente non giustificabili. “Ci risulta che un’ala del terzo piano, dov’era ricoverata Belen, sia stata chiusa e riorganizzata”, queste le parole di Alessandra Stivali della Fp Cgil, che inquadrano al meglio il motivo della polemica.

Attraverso le parole dei rappresentanti sindacali, vi è tutto il malumore di parte del personale sanitario per questo dispiegamento di forze messo su soltanto per tutelare la riservatezza di un’unica paziente. Gli ascensori bloccati per varie ore, sempre al fine di non disturbare Belén Rodriguez, è qualcosa che ritengono inammissibile ed inaccettabile, all’interno di un ospedale pubblico.

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Sempre dai sindacati si coglie l’occasione per rilanciare il troppo spesso dimenticato discorso rigurdante l’aumento degli stipendi del personale sanitario, in grado di offrire dei servizi di alttissima qualità nonostante stipendi ritenuti bassi. Il lato positivo di questa situazione è che la scelta della showgirl argentina di far nascere la sua bambina presso la Clinica Ostetrica dell’Azienda Ospedale Università di Padova è uno straordinario spot promozionale per il nosocomio padovano. Chissà che non possa essere anche la soluzione all’annoso problema – stipendi dell’ottimo personale sanitario.

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