Gianluca Vialli, il discorso da brividi agli azzurri prima della finale

Il documentario “Sogno Azzurro” ha mostrato come Gianluca Vialli sia riuscito a motivare la Nazionale italiana due giorni prima della grande finale: di fronte a tutto il gruppo ha letto un discorso da brividi.

il discorso di vialli prima della finale
Credit: Andy Rain – Pool/Getty Images

L’abbraccio tra Gianluca Vialli e Roberto Mancini nel campo di Wembley dopo la vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra a Euro 2020 ha commosso tutti i tifosi azzurri. Il capo delegazione ufficiale della Nazionale è sempre rimasto al fianco dei calciatori saliti sul tetto d’Europa. Li ha incitati, supportati e ha messo al loro servizio il suo carisma e la sua personalità, acquisiti in tanti anni di esperienza nel mondo del calcio.

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Tutti sono d’accordo nel ritenere Vialli uno dei simboli del successo degli azzurri, avendo contribuito in modo determinante a creare quella grande unione del gruppo che chiunque ha potuto notare, sia in campo che fuori. La prova è data dal discorso che l’ex attaccante ha voluto leggere agli azzurri a due giorni dalla finale degli Europei, come si evince dal documentario “Sogno Azzurro”. Gianluca Vialli, per arrivare all’anima dei giocatori, ha voluto rievocare le parole del 26esimo presidente degli Stati Uniti d’America, Theodore Roosevelt, pronunciate all’Università Sorbona di Parigi nel 1910.

Il discorso di Gianluca Vialli agli azzurri prima della finale

Vialli leggendo di fronte a tutto il gruppo il famoso passo, intitolato “L’uomo dell’arena”, ha ricordato le caratteristiche di un vero vincente, il quale non si tira mai indietro e si mette sempre alla prova. “Non è colui che critica a contare, né colui che indica quando gli altri inciampano o che commenta come una certa azione si sarebbe dovuta compiere meglio”, ha letto il capo delegazione, sottolineando che l’onore spetta esclusivamente all’uomo nell’arena, descritto con il volto “segnato dalla polvere, dal sudore e dal sangue”. Come spiegato nel discorso, è colui che lotta con coraggio e che sbaglia, con la consapevolezza che non esiste impresa priva di errori o mancanze.

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“L’uomo che dedica tutto se stesso al raggiungimento di un obiettivo, che sa entusiasmarsi e impegnarsi fino in fondo e che si spende per una causa giusta”, ha letto Vialli. “L’uomo che, quando le cose vanno bene, conosce finalmente il trionfo delle grandi conquiste e che, quando le cose vanno male, cade sapendo di aver osato”. Come disse Theodore Roosevelt a Parigi, chi vive in questo modo non avrà mai un posto accanto “a quelle anime mediocri che non conoscono né la vittoria, né la sconfitta”. E il posto conquistato dalla Nazionale azzurra ai calci di rigore contro l’Inghilterra resterà per sempre nella storia e nei ricordi di tutti gli italiani.

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