Struttura socio-assistenziale, abusavano dei pazienti: 5 arresti

Abusavano di pazienti affetti da gravi disabilità psichiche: 5 arresti tra i titolari e i dipendenti di un “ospizio lager” di Caltanissetta

(Getty Images)

I carabinieri del Gruppo tutela della salute di Napoli, in collaborazione con i colleghi del Comando Provinciale di Caltanissetta, hanno eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip del Tribunale nisseno su richiesta della locale Procura, nei confronti di titolari e dipendenti di una struttura socio-assistenziale per disabili psichici, ubicata a Caltanissetta, che è stata sottoposta a sequestro. I destinatari del provvedimento, uno in carcere, 2 ai domiciliari e 2 interdetti dalla professione per un anno, sono indagati, a vario titolo, per violenza sessuale aggravata, maltrattamenti, abbandono d’incapaci ed esercizio abusivo della professione di infermiere.

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Le indagini dei carabinieri dei Nas di Ragusa hanno documentato numerosi casi di violenza sessuale, percosse, malnutrizione, abbandono di incapace e somministrazione abusiva di farmaci nella struttura “lager” all’interno della quale erano ospitate nove persone affette da disabilità psichiche di varia gravità.

Caltanissetta, struttura socio-assistenziale, abusavano dei pazienti: 5 arresti. A febbraio altri arresti per maltrattamenti ai danni di anziani

Non è la prima struttura socio-assistenziale del Nisseno a finire tra le maglie della giustizia: lo scorso 19 febbraio i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caltanissetta hanno dato esecuzione all’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale nisseno, che ha disposto gli arresti domiciliari e l’interdittiva dall’esercizio di attività professionale nei confronti di Giuseppe Calì, 46enne di San Cataldo, amministratore unico della comunità alloggio “Casa serena” di San Cataldo.

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Le accuse a carico di Giuseppe Calì sono di omicidio colposo, per la morte dell’85enne Anna Polizzi, deceduta il 29 luglio del 2017 nella struttura che dirigeva, e di e maltrattamenti ai danni di anziani. Contestualmente sono state notificate a quattro operatori della predetta casa di riposo misure interdittive del divieto di esercitare la professione presso le comunità alloggio.

 

 

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