Juventus-Milan, dove vederla. Inedito testacoda

I rossoneri per continuare a sognare, i bianconeri per invertire la rotta

Juventus-Milan, dove vederla

Juventus-Milan, dove vederla

Juventus-Milan, dove vederlaSarebbe stato difficile aspettarsi un grande classico come Juventus-Milan in condizioni di classifica così inedite, il solo punto conquistato dai bianconeri in tre partite porta tifosi e appassionati a fare ragionamenti completamente diversi ai soliti rispetto a quanto si pronosticherebbe solitamente. Per il big match che chiuderà la domenica sportiva Stefano Pioli e Massimiliano Allegri dovranno portare le loro squadre al di là dell’ostacolo, ma le schermaglie tattiche si sono già viste nelle conferenze stampa della vigilia, prima che si scenda in campo, si finisca di bluffare e si faccia sul serio (diretta tv dalle 20:45 su Dazn). Quella sell’Allianz Stadium, a giudicare dalla mera classifica, sembrerebbe il classico testacoda, solo che in fondo c’è la squadra che nell’ultimo decennio ha vinto ben nove scudetti, anche per merito del suo attuale allenatore. Per la Vecchia Signora la stagione non è iniziata affatto bene e i prossimi novanta minuti da giocare, in caso di insuccesso, potrebbero addirittura relegarla a una distanza di 11 punti dalla vetta. Tantissimi, se si considera l’acerrima concorrenza che è sembrata delineare il campionato attuale equilibrato e avvincente, con tante pretendenti (le 7 sorelle) che si batteranno per il titolo. Una di loro però è proprio la Juventus, che rischia di perdere definitivamente contatto con il Milan e le altre rivali, avanti dal punto di vista tecnico, tattico e della preparazione atletica. Un ultimo treno che Allegri non può perdere, motivo per il quale anche Pioli ha già messo in guardia i suoi. Il Diavolo è a punteggio pieno, ma per ributtare indietro l’Inter che ha travolto il Bologna nell’anticipo di sabato, sarà necessario conquistare almeno un punto a Torino, dove i bianconeri saranno disposti a tutto pur di ottenere il primo successo nella Serie A 2021-22. La Roma affronterà l’Hellas al Bentegodi e il Napoli andrà al Friuli per giocare contro l’Udinese nel posticipo. Per il Milan la trasferta più dura, ma espugnare le mura amiche bianconere sarebbe un piccolo capolavoro per dare ulteriori certezze a uno spogliatoio che, nonostante la sconfitta di Anfield contro il Liverpool, è pronto a giocarsela su qualunque campo e a dare del proprio meglio in ogni competizione. Il processo di crescita dei rossoneri è molto avanti, rispetto alla condizione dalla quale il Diavolo era partito solo un paio di anni fa, e le assenze di Ibrahimovic e Giroud non sono più il limite che ci si poteva aspettare, perché questa squadra ha imparato a camminare da sola. Tutt’altro lavoro per il tecnico bianconero invece, con la squadra che si è fatta rimontare troppo facilmente in due occasioni (con Udinese e Napoli), senza essere riuscita a trovare un gioco corale che le permetta di superare le difficoltà delle singole partite. Finora quella di Malmoe in Champions League è stata l’unica prova che ha dato segnali positivi, ma va anche considerata la forza dell’avversaria. Tra gli errori di Szczesny e i trenta gol di Ronaldo ancora da ritrovare nella propria rosa, Allegri proverà ancora a giocare a carte coperte e, pur rispedendo al mittente ogni pressione e lasciandola tutta a Pioli, sa perfettamente quanto la Juventus non possa più permettersi un’altra sconfitta in un cammino finora così incerto.

 

Così in campo

In diverse zone del campo i bianconeri non hanno ancora trovato il proprio assetto, equilibrio o addirittura posizione. Oggetto di critiche, oltre Szczesny, che comunque è riconfermato come titolare, sono stati anche Dybala e Alex Sandro, nonostante la buona prova in Champions di quest’ultimo. L’argentino deve trovare la sua posizione e uscire dalla spirale della sua incostanza, mentre De Ligt è addirittura un altro caso di campione messo in dubbio. Il suo inizio sottotono, come il resto della squadra d’altronde, lo mantiene in continuo ballottaggio con Bonucci e Chiellini, che comunque non possono giocare sempre come titolari. Meglio in questo periodo Morata, decisamente meglio Cuadrado, che rimane invece una costante per rendimento e servizio alla squadra. Con Chiesa ancora non al meglio, Allegri pensa di farlo entrare nel secondo tempo, mentre largo a sinistra ci sarà inizialmente Rabiot, non proprio la sua posizione ideale. In media sembra invece aver trovato finalmente la sua maglia da titolare Locatelli, che si muoverà accanto a Bentancur. Se davanti Dybala e morata dovranno provare a superare i difensori rossoneri, dietro grande sacrificio difensivo sarà richiesto anche a Danilo a destra e Alex Sandro a sinistra. Contro la Juventus ancora in pieno processo di crescita, il Milan ha le sue certezze, consolidate dall’ultimo successo allo Stadium per 3-0, dove mancava anche in quella gara, il totem Ibrahimovic. Con Rebic unica punta e Leao a sinistra, Pioli riproporrà lo stesso assetto tattico che ha affrontato i Reds. Nel classico 4-2-3-1 Saelemaekers e Brahim Diaz andranno a completare la linea dei trequartisti, mentre Tonali continuerà a vestire una maglia da titolare accanto a Kessie. Calabria deve invece fermarsi, a causa di un guaio muscolare, e gli subentrerà sulla fascia destra Florenzi. Dalla parte opposta riconfermato Theo Hernandez, mentre in difesa è ancora aperto il ballottaggio di chi dovrà giocare accanto a Tomori, se Kjaer o Romagnoli. La direzione arbitrale sarà affidata a Daniele Doveri. Sarà un Juventus-Milan inedito, a comunque pieno di campioni, interessante, perché se per la Vecchia Signora è l’ultimo treno da prendere, per il Diavolo è la possibilità di andare in fuga, almeno rispetto alla formazione di Allegri, già distante di otto lunghezze. La classifica però, come dice Pioli, non deve ingannare, «perché la Juventus ha un estremo bisogno di vincere e tanta fame di risultati».

 

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