Il caso di John Ruffo, uno dei maggiori ricercati negli Usa

John Ruffo ha fatto perdere le sue tracce nel 1998. Condannato per una frutta milionaria è stato intravisto a una partita di baseball

9 novembre 1998, John Ruffo viene visto mentre preleva soldi a un bancomat a New York. Su di lui pende una condanna di 17 anni e mezzo per una frode bancaria di circa 3520 milioni, ma da quel momento è sparito.

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John Ruffo allo stadio di Los Angeles (screen)

Una lunga latitanza con la polizia americana ha sempre lavorato per cercare di porre fine, in particolare gli agenti dello United States Marshals Service (USMS), il corpo più degli Stati Uniti.

L’Fbi quest’anno ha poi rivelato che Ruffo, che si credeva in Sicilia protetto da una rete di covvivenza creata con i soldi truffasi, il 5 agosto del 2016 era a Los Angeles.

Il ricercato italo-americano era allo stadio a godersi una partita di baseball degli Dodgers. Era seduto non lontano dal battitore e quando la regia aveva inquadrato il battitore, aveva ripreso anche quell’uomo seduto nella fila EE poltrona 10.

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Quell’uomo allo stadio era lui? La ABC News da sempre è attenta a questo caso e ha realizzato un documentario chiamato Hai visto questo uomo? che ha anche il fine di diffondere la sua storia, far conoscere il volto di quella persona nella speranza che possa essere riconosciuto.

John Ruffo

Ruffo era un piccolo investitore che lavorava nel mondo dell’informatica. Con un socio riuscì a raggirare molte banche, facendosi consegnare prestiti per progetti mai esistiti.

Quando fu scoperto il Tribunale di Manhattan gli accordò però cinque settimane di libertà vigilata prima di andare in prigione. L’ultimo giorno era proprio quel 9 novembre quando si tolge il braccialetto elettronico e fece quel prelievo.

John Ruffo preleva al bancomat il 9 novembre 1998

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Si è pensato che fosse in Sicilia, poi il fotogramma alla partita del 2016 ha fatto cambiare idea ma non si esclude che abbia passato nel tempo in Italia.

La traccia dello spettatore è stata fortuita. Fu un suo cugino del ricercato, un uomo di Brooklyn, a riconoscerlo in televisione. Fece una foto allo schermo e chiamò la polizia.

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Dopo tempo, grazie alle più innovative tecniche di riconoscimento facciale, l’Fbi ha confermato che l’uomo allo stadio è Ruffo, inserendolo nella lista dei 15 maggiori ricercati. Oggi ha 67 anni e l’America gli dà ancora la caccia.

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