Catania, ragazza di 27 anni uccisa in strada: chi è la vittima

Catania, la giovane donna era appena uscita dal suo luogo di lavoro, era un panificio nel quartiere Lineri, i Carabinieri stanno indagando sull’accaduto e sui colpi di pistola esplosi contro la giovane donna.

 

Nella città di Catania durante la sera di Venerdì 10 Dicembre 2021 una giovane donna è stata assassinata con diversi colpi di arma da fuoco, mentre era appena uscita dal suo posto di lavoro.

Catania, una donna viene uccisa con colpi d'arma da fuoco (Screenshot)
Catania, una donna viene uccisa con colpi d’arma da fuoco (Screenshot)

Sul posto sono subito giunti i Carabinieri del comando provinciale per effettuare i primi rilievi e indagini, la giovane lavorava in un panificio nel quartiere Lineri, esattamente nel territorio di Misterbianco, a qualche chilometro da Catania.

Gli agenti stanno cercando di ricostruire la dinamica, per poi passare alla personalità della vittima e le sue frequentazioni, tutti questi dettagli possono portare a far luce su chi sia stato l’assassino e soprattutto il movente dell’efferato omicidio.

Lo stesso destino è capitato anche ad un ragazza 26enne durante il 23 Agosto del 2021, era Vanessa Zappalà, sempre a Catania venne uccisa con dei colpi d’arma da fuoco durante la notte mentre stava passeggiando con i suoi amici sul lungomare di Acitrezza, in provincia di Catania.

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Catania, una donna di 27 anni è stata assassinata con diversi colpi di pistola, caccia all’assassino

Secondo le testimonianze raccolte dai Carabinieri durante l’omicidio avvenuto in passato durante l’Agosto del 2021, l’ex fidanzato della vittima avrebbe sparato a sangue freddo su Vanessa Zappalà, il 38enne Antonino Sciuto.

L’uomo era stato denunciato dalla ragazza 26enne per comportamento aggressivo nei suoi confronti, il 38enne si suicidò impiccandosi in un casolare di campagna a Trecastagni.

I Carabinieri trovarono il corpo dopo aver individuato la sua arto parcheggiata nelle vicinanze, nell’autovettura non venne ritrovata l’arma del delitto, c’erano solo 28 proiettili di una pistola calibro 7,65, la stessa tipologia d’arma da fuoco utilizzata per commettere l’omicidio efferato.

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L’uomo venne denunciato per stalking, dopo la denuncia della sua ex fidanzata, i Carabinieri sottoposero il 38enne agli arresti domiciliari, subito dopo il gip lo aveva liberato senza troppe pretese.

Al momento dell’omicidio gli venne imposto il divieto d’avvicinamento, questo lo rese noto proprio il Colonnello dei Carabinieri, il quale spiegò che la ragazza 26enne venne raggiunta dai colpi di pistola nonostante fosse stato imposto il divieto di avvicinamento.

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