Reinhold Messner, l’impresa che lo ha reso grande: “Senza ossigeno…”

Lunedì 8 maggio 1978 Reinhold Messner e Peter Habeler fecero un’impresa che cambiò per sempre la storia dell’alpinismo

Una scelta estrema quasi folle che resta negli annali tanto a livello sportivo quanto a livello scientifico. I dettagli

Reynold Messner

Reinhold Messner, 77 anni lo scorso 17 settembre, è l’alpinista italiano più conosciuto seguito e stimato al mondo. Una fama nata, essenzialmente, da una clamorosa impresa effettuata in coppia con Peter Habler lunedì 8 maggio 1978.

—>>> Ti potrebbe interessare anche: Reinhold Messner sposa Diane Schumacher: “Ma qualcosa mi rattrista”

Di che parliamo? Parliamo di un fatto mai accaduto prima nella storia dell’umanità, la scalata, senza ossigeno di supporto, alla cima più alta del mondo.

Il mitico Monte Everest, quota 8848 metri sul livello del mare, nella catena dell‘Himalaya al confine tra il Nepal e la Cina.

La clamoroso impresa del 1978 di Reinhold Messner

Messner, all’epoca 31 anni, decide in coppia con Habeler di tentare l’impresa per dimostrare a se stesso, al mondo dell’alpinismo sportivo e soprattutto al mondo della scienza che è possibile.

“Dicevano che avevamo tendenze suicide – ha dichiarato di recente all’Ansa  l’atleta di Bressanone – la scienza pronosticava che ad 8500 metri saremmo morti”.

La realtà fu ben diversa. Reinhold e Peter salirono fino a poco meno di 8900 restarono in cima per circa 15 minuti. Fecero il famoso selfie, allora con l’autoscatto di una macchina fotografica con pellicola, lasciarono un tratto di corda ed una batteria scarica per dimostrare che erano arrivati fin li e tornarono giù al campo base ad 8000. Gli sherpa oltre quel limite non erano disponibili ad andaree

—>>> Leggi anche: Reinhold Messner si sposa per la terza volta a 76 anni, la compagna è…

Dopo l’incredibile risultato del 1978 Habeler si ritirò per qualche anno dall’alpinismo per dedicare le sue energie alla famiglia ed al lavoro. Anche se poi, a fine anni Ottanta, riprese con costanza le scalate e superò, sempre senza ossigeno, altre tre vette situate sopra gli 8000 metri.

Reinhold Messner, invece, proseguì imperterrito le sue imprese e nel 1980 ha ripetuto l’assalto all’Everest ma stavolta in solitaria.

Successivamente si è dedicato alla traversate senza veicoli a motore e cani da slitta. Restano famose quelle dell’Antartide, della Groenlandia e del Deserto del Gobi.

Nei primi Anni Duemila Reinhold Messner è stato deputato europeo, dal 1999 al 2004 eletto nella lista delle Federazione dei Verdi

Impostazioni privacy