Milan-Celtic, dove vederla – Stefano Pioli dopo il Covid-19 potrà finalmente tornare in panchina, anche se sarà ancora orfano di Leao e del totem della squadra Ibrahimovic. Non importa, in attesa di avere tutti a disposizione il tecnico ha dato prova che i rossoneri sanno vincere anche senza l’attaccante svedese. Contro un Celtic decimato e in difficoltà anche in campionato, il Milan migliore è pronto a raccogliere la chance di qualificarsi per la seconda fase di Europa League già stasera (diretta dalle 18:55 su Sky Sport Uno e Sky Sport). A San Siro il tecnico degli scozzesi Neil Lennon rischia invece l’esonero, in caso di sconfitta dei biancoverdi. A -11 dai Rangers nella massima serie scozzese, ultima nel girone di Europa League e fresco dell’eliminazione in Coppa di Lega con il Ross County, il destino del tecnico nordirlandese è davvero appeso a un filo. Meglio per il diavolo, che già parte da favorito e, nel caso di vittoria, basterebbe un successo del Lille contro lo Sparta Praga per consentirgli l’accesso matematico ai sedicesimi di finale.
Questa sera le veci di Ibra le farà ancora una volta Ante Rebic, che nel 4-2-3-1 di Pioli sarà supportato nella manovra offensiva da Hauge, Calhanoglu e Castillejo. In difesa spazio ancora una volta alla coppia Gabbia-Kjaer, Dalot terzino destro al posto di Calabria dal primo minuto. In mediana sarà Krunic al posto di Bennacer a fare da spalla all’ormai inamovibile Kessie. Una volta conquistata la qualificazione, Pioli è pronto a concentrarsi fino a febbraio unicamente sulla fuga del suo Milan in campionato. «Abbiamo nuove consapevolezze», ha detto il tecnico nella conferenza stampa della vigilia. «Nuova fiducia con Zlatan, è vero, ma è stata tutta la squadra a migliorare». Pioli anche durante la sua convalescenza ha seguito gli allenamenti dei suoi ragazzi grazie alla tecnologia, attraverso video-colloqui, droni in campo e nuove telecamere. «Mi sentivo un leone in gabbia ma sono rimasto sempre connesso».
Il Lille al momento è un punto sopra ai rossoneri (8 a 7, con lo Sparta Praga a 6 e il Celtic a 1), quindi la conquista del primo posto nel gruppo H è ancora apertissima. Vincere il girone comporterebbe evitare potenziali e pericolosi incroci con le squadre che scendono dalla Champions League, un rischio per una squadra che quest’anno si è riscoperta grande e che vuole arrivare fino in fondo in ogni competizione. D’altronde l’Europa ha sempre fatto parte storicamente del dna dei rossoneri.
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