Franco Battiato: Villa Grazia diventerà bene culturale

Una notizia che forse in molti si aspettavano e in cui tutti forse speravano. Villa Grazia, casa e rifugio di Franco Battiato, diventerà un bene culturale. L’iter è stato avviato dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Catania.

Wes Anderson And Roman Coppola On The Red Carpet during The 8th Rome Film Festival at Auditorium Parco Della Musica on November 13, 2013 in Rome, Italy.

Franco Battiato ci ha lasciati poco più di una settimana fa ma in tanti, tra ascoltatori e fans del celebre artista conoscono il legame che Battiato aveva con la sua terra, la Sicilia. E proprio alle pendici dell’Etna, incastonata tra la lava e il mare c’è Villa Grazia che l’artista siciliano aveva dedicato alla madre. Casa e scrigno d’arte – mi piace ricordare la straordinaria polivalenza di Battiato, affascinante personaggio che ha coltivato, oltre alla musica, quante più forme d’arte possibili, tra queste la pittura e la regia.

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A Milo Franco Battiato aveva fatto ritorno per trovare uno spazio ancor più contemplativo, in simbiosi con la sua spiritualità – lì componeva brani, leggeva e meditava, in un rapporto unico con l’ambiente circostante. Una casa che anche nell’ultimo difficile periodo ha allietato le giornate dell’artista sostenuto sempre dai familiari e dagli affetti più stretti. L’iter avviato dalla Soprintendenza consentirà la tutela di un bene unico, testimone della poliedricità di Battiato.

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Come riporta il Giornale di Sicilia entro 120 giorni, con l’apposizione del vincolo, la Villa sarà dichiarata bene culturale. Un luogo unico e rurale che diventerà anche un nuovo faro per la Sicilia. Il Gds riporta anche le parole di Donatella Aprile, Soprintendente di Catania – che spiega come la funzione della Soprintendenza è quella di preservare i luoghi che abbiano un valore storico ma anche culturale e la Villa di Milooltre ad essere un bell’esempio di casale rurale, è oggi un luogo simbolico che testimonia la vita di un artista siciliano riconosciuto in tutto il mondo per la peculiarità della sua produzione” – la sopraintendente evidenzia anche come Il vincolo culturale “è un gesto di amore verso l’artista”. 

L’eredità di Franco Battiato è tangibile e riconoscere la Villa che lo ha accolto e che ha custodito la creatività e il silenzio spirituale di un personaggio unico, non può che essere una fonte di ricchezza per tutti noi. La Sicilia devo molto a Battiato – l’arte citando un suo brano è sempre una Cura e l’Etna, poeticamente, erutta anche oggi, forse celebra ancora un suo figlio, con gratitudine.

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