Roma, il video dell’autobus ATAC 881 andato a fuoco in Piazza Pio XI

fuoco autobus Atac 881

Roma a fuoco autobus Atac della linea 881

fuoco autobus Atac 881

Poteva essere una strage ma, per fortuna solo tanta paura, tanto fumo e tanta diossina, è il bilancio di quanto accaduto nella tarda mattinata di oggi, 22 ottobre 2020, in Piazza Pio XI a Roma a poca distanza da San Pietro dove un autobus della Linea 881 dell’Atac è andato a fuoco. L’incendio è frutto di un guasto. I dettagli.

I fatti

Erano le 12.30 circa nella trafficatissima Piazza Pio XI crocevia di importanti strade ad alto scorrimento: Via Gregorio VII, Via Anastasio II e Via Leone XIII, quando, all’improvviso e senza un apparente motivo, si sono sviluppate le fiamme all’interno dell’autobus della linea ATAC 881. La linea 881 collega Via Paola a Santo Spirito in Sassia con Via della Pisana attraversando i quartieri Aurelio e Forte Bravetta. Le fiamme hanno avvolto velocemente il mezzo distruggendolo. Per fortuna la prontezza di riflessi dell’autista, coadiuvato dagli agenti della Polizia Locale presenti sul posto, ha permesso il veloce deflusso dei passeggeri. Paura solo nel momento in cui sono esplose le gomme. Si è temuto il peggio.

La nota dell’Atac

“L’autobus della linea 881 – comunica in una nota l’Atac – era una vettura in servizio da oltre 15 anni”. Sempre l’Atac precisa che non si sono verificati problemi alle persone presenti. Il rogo è stato spento dai Vigili del Fuoco intervenuti in Piazza Pio XI  con tre mezzi del Distaccamento di Via Caposile. Il traffico è stato deviato e al momento sono in corso le indagini per fare luce sull’accaduto.

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Autobus Atac 881 a fuoco: il video dell’incendio

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Pesante lite M5S – PD sul MES: governo Conte appeso a un filo: – VIDEO

Mes Governo PD M5S

MES, il Pd e il M5S litigano su tutto: Governo è a rischio

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Un vecchio adagio dice che “tutti i nodi vengono al pettine” e, come spesso accade, i vecchi adagi dicono il vero, l’ultimo caso della serie è quello sull’uso del MES per il quale la maggioranza giallorossa, M5S e PD, che sostiene il governo di Giuseppe Conte è divisa in maniera netta e su tutto. Vediamo i dettagli

Cos’è il MES

Un breve ripasso su cosa è il MES, acronimo di Meccanismo europeo di stabilità, meglio conosciuto come Fondo salva-Stati. Nella pratica è un “prestito”, formalmente inserito nell’architettura di funzionamento dell’Unione Europea, soggetto però, come tutti i prestiti, a stringenti condizioni economiche.

Mes, Pd e M5S ai ferri corti: il governo è a rischio

Ritornando alla questione politica sottolineiamo che Pd e M5S sono stati per quasi un decennio fierissimi avversari. Poi, con la scelta di Salvini di uscire dal primo governo Conte, si sono trovati, per forza o per convinzione, a governare insieme. Ma essere antitetici politicamente e trovare ogni giorno la sintesi sulle cose da fare è complicatissimo. Soprattutto se le scelte si intrecciano con la drammatica pandemia da coronavirus Covid-19 che in questo 2020 ha ribaltato tutti gli scenari e i rapporti di forza. In questo contesto il ricorso o meno al MES diventa un nodo decisivo per andare avanti insieme. Ieri c’è stato un fatto illuminante per descrivere lo stato dei rapporti tra gli alleati.

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La rottura del Movimento 5 Stelle

E’ successo che la delegazione del Movimento Cinque Stelle al Parlamento Europeo ha votato, in maniera compatta, contro la relazione sulle politiche economiche dell’area euro per il 2020. In quella relazione si consiglia, con molta nettezza, il ricorso al MES come supporto decisivo nelle crisi sanitarie come quelle del Covid, il “Pandemic Crisis Support”. “L’Italiaha chiarito l’eurodeputato grillino Pedicini non ha bisogno di questo strumento”.

Botta e risposta tra Gualtieri e Di Maio

Apriti cielo. Non passano che pochi minuti e, a stretto giro di posta, arriva la durissima bacchettata del ministro dell’economia, il democratico Roberto Gualtieri: “Sono favorevole al Mes”, ha detto il titolare del dicastero. “Il beneficio per l’Italiasottolinea Gualtierisono 300milioni all’anno di interessi, non sono 37 miliardi aggiuntivi”. Da sottolineare che Gualtieri è molto vicino a Zingaretti. Nono passa nemmeno un’ora e su Facebook interviene il ministro degli esteri e candidato premier del M5S Luigi Di Maio: “I 37 miliardi del MES – scrive il capo della diplomazia italiana – non sono una borsa piena di soldi che ci stanno regalando” e ancora “perché correre ulteriori rischi finanziari per soli 300 milioni?”. 

Conte contro il MES

Sulla stessa lunghezza d’onda il premier Conte che nella conferenza stampa di presentazione  della manovra fiscale è stato altrettanto netto: “Il MES non è la panacea di tutti i mali, ci sarebbero nuove tasse e nuovi tagli”. A scaldare, in maniera definitiva la situazione e a mettere seriamente a rischio la tenuta del governo una chat whatsapp dei Deputati del Partito Democratico. Nella chat, alla quale la Redazione di Cronaka12, ha potuto avere accesso nella quale si legge, a chiare lettere, che: “Il Paese una ‘Dibattistizzazione’ di Conte non la regge”. Fuoco alle polveri

Inter-Borussia Moenchengladbach 2-2, Lukaku salva Conte: – Highlights

Inter Borussia Mönchengladbach Highlights

A San Siro finisce 2-2

Inter Borussia Mönchengladbach Highlights

Tutto quello che è successo a San Siro nel match valido per la Champions League 2020-2021 tra Inter e Borussia Moenchengladbach: cronaca, tabellino ed highlights

La partita

Partita dura e combattuta quella che si è giocato a San Siro tra i neroazzurri e i neroverdi sorpresa della Bundesliga 2019-2020. Conte schiera il 3-4-1-2 che in fase di copertura diventa 3-5-2. Si fa sentire l’assenza di Hakimi risultato positivo al coronavirus Covid-19 e costretto allo stop. Rose si schiera a specchio con Hoffmann a supporto di Plea. Primo Tempo molto tattico con l’Inter che fatica a trovare le misure. Sul taccuino registriamo solo due occasioni. Una per Eriksen al 21′ ed una per Lukaku al 41′. A inizio ripresa Conte toglie Sanchez mette dentro Lautaro Martinez e la musica cambia. Al 46′ Inter in vantaggio. Lukaku si ritrova sui piedi un all’interno dell’area di rigore, tiro secco e 1-0. Al 63′ pari dei tedeschi per su un rigore concesso per fallo di Vidal. Dal dischetto realizza Bensebaini. Il finale è caldissimo. All’82’ clamoroso palo di Lautaro Martinez. All’86’ Hofmann riceve da Plea, si trova uno contro uno con Handanovic e con un tiro basso manda il pallone in rete. Al 90′ Lukaku salva Conte con un colpo da bomber su azione d’angolo di Kolarov. In pieno recupero una punizione dello stesso Kolarov finisce sull’esterno della rete. Finisce 2-2.

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Inter-Borussia Moenchengladbach Highlights e Tabellino

Reti: 48′ Lukaku; 63′ Bensebaini su rigore, 85′ Hoffman; 90′ Lukaku

Inter (3-4-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Kolarov; Darmian, Barella, Vidal, Perisic (79’Bastoni); Eriksen (79’Brozovic); Lukaku, Sanchez (46’Lautaro Martinez) Non entrati: Padelli, Stankovic, Ranocchia, Boscolo Chio, Moretti, Nainggolan, Squizzato,  Pinamonti. Allenatore: Antonio Conte.

Borussia Moenchengladbach (3-4-2-1): Sommer; Ginter, Elvedi, Bensebaini; Lainer, Kramer, Neuhaus, Embolo (74′ Herrmann); Hoffman; Thuram (95′ Wolf), Plea (90′ Stindl). Non entrati: Sippel, Grün, Lang, Traoré, Wendt, Jantschke, Reitz. Allenatore: Rose.

Arbitro: Kuipers
Ammoniti: D’Ambrosio; De Vrij, Kramer, Handanovic
Espulsi:

Cina, famiglia muore dopo aver consumato noodles: erano contaminati da un batterio letale

In Cina 9 membri di una famiglia sono morti 5 giorni dopo aver mangiato una pietanza tradizionale a base di noodles.  Come riferiscono i media locali, i noodles usati per il Suantangzi, un piatto tradizionale, erano conservati in freezer da oltre un anno e avevano sviluppato l’acido bonkretico, una sostanza altamente nociva per l’uomo. Leggi … Leggi tutto

Finestre aperte contro il Covid: studenti di Genova in classe con la coperta

Covid Genova studenti coperta

Genova, finestre aperte per il Covid: studenti a lezione con la coperta

Covid Genova studenti coperta

Le finestre della classe non si possono chiudere per non favorire la diffusione del coronavirus Covid-19 e gli studenti sono costretti a fare lezione con guanti, cappello e coperta: succede a Genova nell’autunno del 2020. Vediamo i dettagli

Studenti di Genova a scuola con la coperta: finestre aperte per il Covid

La pandemia da coronavirus Covid-19 torna a mordere con violenza e virulenza sulle caviglie dell’Italia, il dato di oggi, 21 ottobre, è sconfortante. Ma il Governo presieduto da Giuseppe Conte ha comunque deciso di non procedere, per ora, con un nuovo lockdown. Il nodo resta il come andare avanti soprattutto in settori delicati come la scuola dove la confusione regna sovrana. L’ultima chicca di questo travagliato avvio di anno scolastico 2020-2021 la regala con un video postato sul proprio profilo Facebook la Senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè.

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Il video postato da Daniela Santanché

La pitonessa, questo il soprannome della Senatrice lombarda, già candidata Premier nel 2013, non smentisce la sua verve e attacca, proprio come un pitone il Ministro della Scuola Azzolina e lo fa, come detto, con un post molto salace pubblicato su Facebook. “Mentre la Azzolina dorme – scrive la Santanchè a Genova gli studenti sono costretti a portarsi le coperte da casa” Il motivo è quello sopra descritto, costretti a fare lezione con le finestre spalancate per limitare il diffondersi del contagio. Un metodo forse un pochino troppo empirico. “Forse questi ragazzi non prenderanno il Covid – chiude sarcastica l’esponente di Fratelli d’Italia – ma sicuramente la broncopolmonite! Roba da pazzi!”. A corredo del post il video di una classe di Genova dove i ragazzi sono coperti come se fossero al Polo Nord.

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